Disordine da Deficit di CDKL5, una malattia genetica rara

Il disordine da deficit di CDKL5 è una malattia neurologica genetica rara per la quale non viene data diagnosi durante la gravidanza a meno che non venga fatta analisi specifica (non di routine).
La malattia viene ad oggi considerata non ereditaria. Dai colloqui fatti con i genetisti però viene consigliato di fare analisi specifica in caso di gravidanze successive.
La specificità della malattia è da individuarsi nella mancata o errata produzione della proteina CDKL5 da cui la sindrome prende il nome. Questa defezione comporta il non completo sviluppo neuronale in termini di numero dei neuroni e di connessioni tra gli stessi.
I sintomi della malattia si manifestano nei primi mesi di vita dei bambini (sia femmine che maschi). In questo periodo, infatti, iniziano le crisi epilettiche. Da quanto da noi osservato le crisi non possono essere descritte in modo inequivocabile come indicative della malattia poiché possono avere durata, tipologia e frequenza variabile. Queste stesse caratteristiche possono cambiare con il passare del tempo. Ciò che è comune a tutti i malati è la farmacoresistenza. I bambini CDKL5 non sono epilettici. L’epilessia è un sintomo della malattia.
Altre caratteristiche tipiche della sindrome sono l’assenza di linguaggio (eccezion fatta per i vocalizzi), stereotipie delle mani, ipotonia degli arti superiori e del tronco, difficoltà ad apprendere abilità semplici (stare seduti, camminare, afferrare oggetti etc). Altri sintomi frequenti della malattia sono l’assenza di interesse verso oggetti, suoni e persone. Non è presente il sorriso sociale.
Si possono riscontrare inoltre una serie di altre caratteristiche non comuni a tutti quali deficit visivo, scoliosi, bruxismo, osteoporosi, problemi respiratori e gastrointestinali.

Gli studi in corso

Terapia Farmacologica

Con questo approccio si vuole verificare con molecole di farmaci già esistenti gli effetti su CDKL5. Attualmente sono in test alcune soluzioni e si stanno valutando tossicità ed effettivi vantaggi a livello neurologico. I risultati portano a sperare che con tali farmaci si possano migliorare le funzioni cognitive del soggetto CDKL5.

Terapia Proteica Sostitutiva

Con la terapia proteica si vuole sostituire la proteina mancante o non funzionante CDKL5 con una versione creata in laboratorio Tatk-CDKL5. Questo studio sembra essere il più promettente, infatti la proteina creata sostituisce al meglio la proteina malata nei modelli sperimentali, ripristinando la maturazione di precursori neuronali.

Terapia Genica

Per terapia genica si intende il trasferimento di materiale genetico finalizzato alla prevenzione o cura di una malattia. Nel caso di patologie genetiche la terapia consiste essenzialmente nella sostituzione del gene mutato con una coppia “sana” e funzionante del gene stesso. La terapia genica è un approccio altamente innovativo e grazie ai progressi scientifici degli ultimi anni è diventata una reale possibilità di trattamento anche per le patologie neurologiche a base genetica. Il processo di infezione virale è lo strumento più efficace per veicolare il DNA all’interno delle cellule malate.

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